Pubblicato da Federica Sartini 20 aprile 2021

LA NUOVA MODA DELLE DIETE DETOX

Cibo cattivo e bisogno di depurarsi

 

Cibo amato, celebrato, osannato, pubblicizzato, idolatrato, cibo fotografato. Siamo circondati da messaggi riferiti al cibo, da ogni parte, dalla tv, dai social network, dalla rete intera, siamo letteralmente bombardati da questo nuovo fenomeno che assume le caratteristiche di un culto da seguire. 

 

Cibo che a volte ci fa anche un po’ paura, come ci fa notare Carole Dewambrechies-La Sagna, una psicoanalista esperta di disturbi alimentari che ha sottolineato il fenomeno della paranoicizzazione generale che la società occidentale sta sviluppando attorno al cibo, paranoia supportata dal fatto che effettivamente il cibo può essere trattato e quindi potrebbe essere meno salutare del cibo contadino dei nostri nonni.

Non è forse questo il messaggio che arriva sempre più forte da una certa corrente di pensiero che vorrebbe contrapporsi all’industria alimentare? Quante contraddizioni si celano dietro al discorso dell’alimentazione? 

Se è vero che il cibo ha un significato simbolico profondo e per certi versi inafferrabile, essendo indiscutibilmente legato alla sopravvivenza della specie umana ed essendo l’allattamento il momento privilegiato in cui mamma e bambino comunicano e in cui si giocano aspetti fondamentali della crescita e dello sviluppo del piccolo, è altrettanto vero che nell’esposizione ostentata di piatti prelibati di cui si sono popolati i media e i new media, sembra che il cibo sia ridotto a mero oggetto di consumo, mitizzato e temuto. 

Un fenomeno che pare una deriva di questo discorso, è quello degli healthy blog. 

Gli “Healthy living blog” (letteralmente “blog per una vita sana”) sono blog comparsi recentemente su Internet e offrono consigli per condurre una vita salutare e per migliorare la propria salute fisica e mentale; includono informazioni relative a regimi alimentari e all’esercizio fisico.

Uno studio del 2014 ha analizzato i contenuti di questi blog per valutare che tipo di informazioni veicolassero (Beopple L., Thompson J.K., 2014). I ricercatori hanno sostenuto che, benché una nutrizione sana e una buona gestione del peso uniti all’esercizio fisico siano importanti per la salute, in ultima analisi questo genere di blog promuove uno stile di vita legato all’importanza dell’aspetto esteriore e della magrezza come valore culturale (fattori che sono stati correlati ai disturbi alimentari). Gli “Healthy living blog” sono pagine personali create da privati, che pubblicano foto e testi riguardanti la propria vita e le proprie abitudini alimentari e di sport, allo scopo di fornire un esempio rispetto ad uno stile di vita “sano” giudicato migliore per la salute; inoltre, il crescente successo ottenuto ha contribuito all’affermazione mediatica dei bloggers come esperti della salute, anche se raramente le persone dietro a questo tipo di pagine abbiano una formazione professionale relativa alla nutrizione.

L’ipotesi di partenza della ricerca di Beopple e Thompson consisteva nell’idea che il contenuto di tali blog potesse essere correlato non solo ad una sana alimentazione, ma  anche ad informazioni legate al possibile sviluppo di problemi dell’immagine corporea e di disturbi alimentari. Per verificare tale ipotesi i ricercatori hanno analizzato 21 blog; i risultati hanno evidenziato che il 100% dei bloggers era costituito da donne tra i 20 e i 50 anni; tra queste 6 erano costantemente impegnate in sport di vario tipo e 13 avevano una corporatura magra. 5 bloggers hanno dichiarato di aver sofferto di un disturbo alimentare nel corso della vita e 7 hanno rivelato problemi di fertilità. Una blogger esaminata nella ricerca è comparsa sulla copertina di una rivista di salute e una blogger ha pubblicato alcuni libri su come mantenere un’immagine del corpo positiva, rivolti agli adolescenti. Nelle sezioni “About me” (a proposito di me o su di me) presenti in ogni blog, 19 bloggers avevano pubblicato immagini di se stesse, 12 immagini di se stesse mentre compivano qualche tipo di esercizio fisico e 5 avevano incluso testi scritti riguardanti l’aspetto esteriore, la bellezza e l’essere attraenti. Le immagini contenute nei blog erano spesso foto scattate in modo da far apparire i soggetti più snelli rispetto alla realtà e i messaggi vertevano intorno alla perdita di peso (con frasi stigmatizzanti nei confronti del sovrappeso) e alle lodi nei confronti della magrezza, spesso con la pubblicazione di foto “prima e dopo”, per mostrare la perdita di peso e i cambiamenti del corpo; tutti i blog contenevano riferimenti al cibo e messaggi tesi alla creazione di sensi di colpa nei confronti dell’atto di mangiare. 

I risultati dello studio evidenziano che le differenze con i siti pro-disturbi alimentari riguardano il modo in cui i messaggi vengono trasmessi, che negli Healthy blog non inneggiano direttamente alla magrezza. Nonostante ciò esistono contenuti pericolosi che possono diventare ancora più problematici, se si considera il fatto che questo genere di siti può raggiungere un numero molto maggiore di persone rispetto ai siti pro-disturbi alimentari. 

Visto il crescente successo di questo genere di blog, alcuni ricercatori si sono altresì domandati che tipo di persone fossero i fruitori privilegiati, in particolare dei blog legati al fitness e alle nuove diete “detox”, diete detossinanti che prevedono spesso regimi alimentari molto rigidi e limitati a pochi cibi o addirittura che impongono di assumere solo liquidi (ad esempio succhi di frutta o centrifugati di verdure). Gli indici predittori della fruizione di questo genere di blog si sono rivelati essere: il sesso femminile, la giovane età (in particolare l’età compresa tra i 15 e 17 anni), un pregresso disturbo alimentare, un pregresso uso di diete ipocaloriche, di prodotti detossinanti, lassativi o diuretici e pillole dimagranti. Lo studio ha evidenziato che i maggiori fruitori di blog relativi alla salute sono le ragazze adolescenti e che assistiamo a un cresciuto interesse per un certo tipo di diete che tendono a dichiararsi “depurative” e che appaiono quindi molto positive per la salute. La ricerca ha riportato inoltre che contenuti relativi alla salute simili a quelli che è possibile trovare nei blog sono spesso pubblicati dalle aziende per vendere servizi o prodotti ( ad esempio avviene per i marchi di prodotti detox). 

Questi studi evidenziano che i contenuti relativi a questi regimi dietetici ipocalorici potrebbero attirare persone vulnerabili e con disturbi alimentari pregressi; tali contenuti potrebbero inoltre avere un’influenza sullo sviluppo dell’ortoressia, disturbo relativamente recente che rientra nei disturbi alimentari (Carrote E.R., Vella A.M., Lim M., 2015).

Ricerche simili sono importanti perché ci aiutano a riflettere sui labili confini che esistono tra questi nuovi fenomeni del web che si impongono alla nostra attenzione incarnati negli “Influencer” di stili di vita sani e che, in quanto tali, tutti dovremmo ambire ad avere e le derive patologiche dei comportamenti alimentari tipici dei disturbi alimentari, che trovano in questo genere di discorso una giustificazione plausibile, un corollario di norme a cui attenersi, che ahimè, ricordano tanto le regole dei siti pro-ana, solo con un diverso vestito. 

La conoscenza e la consapevolezza rimangono sempre le prime armi che abbiamo per prevenire, per evitare che giovani vite rimangono incastrate nelle assurde contraddizioni del nuovo mondo social in cui ci troviamo a vivere.

 

Bibliografia:

 

  • Boepple, L., & Thompson, J. K. (2014). A content analysis of healthy living blogs: Evidence of content thematically consistent with dysfunctional eating attitudes and behaviors. International Journal of Eating Disorders47(4), 362-367.

 

Topics: Articoli

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