Cibo cattivo e bisogno di depurarsi
Ricordi poco nitidi si fanno spazio nella mia mente, parecchie incertezze e tanti vuoti incolmabili. Vorrei ricordare qualcosa in più del mio primo giorno a in comunità, ma purtroppo le mie condizioni erano talmente tanto gravi che in quel periodo a stento ricordavo il mio nome. Se guardo indietro nel passato riesco a scorgere solamente una ragazza di appena sedici anni intrappolata nel corpo di una bambina, con il viso scavato e gli occhi fuori dalle orbite, la pelle pallida e ghiacciata, le ossa sporgenti e doloranti, talmente fragili che sembrava potessero spezzarsi da un momento all’altro. E infine il ricordo di un cuore debole, dai batti troppo lenti ed irregolari, un cuore chiedeva pietà e pareva essere vicino alla fine del suo processo ritmico.
Avevo affrontato milioni di "prime visite", quella per me sarebbe stata una delle tante.
Quando arrivai ero una mollichina, ero uno scricciolo e guardavo stupita il fermento che c'era in quella struttura, la mia sorpresa fu quella di provare emozioni positive: mi sentivo a casa.
Non capita tutti i giorni di ammalarsi di anoressia. Non capita tutti i giorni di incontrare persone competenti atte ad offrirti un aiuto adeguato. Non capita tutti i giorni di incontrare un Dottore di nome Leonardo Mendolicchio. Non capita tutti i giorni di guarire dall’anoressia.
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