Pubblicato da Giuseppina Bentivoglio 15 ottobre 2020

Come curare l'anoressia: Dal peso alla composizione corporea

Il peso non è tutto ciò che importa nell'anoressia 

La cura dell'anoressia non è necessariamente la correzione di una cifra che rappresenta il peso corporeo. Per capire come curare l'anoressia bisogna valutare altri paramenti metabolici.

 

Anoressia e numeri 

Il sintomo anoressico, da Caterina (da Siena) del 1300 alla generazione 2.0, si è sempre prestato ad interpretare certi tipi di disagio rispetto ai modelli culturali caratteristici dei tempi.

La “Santa Anoressia” non era affatto caratterizzata dalla preoccupazione ossessiva per il peso, la taglia e le forme corporee, ma si esprimeva in un rifiuto fermo ed irremovibile verso l’atto di nutrire il corpo come strada per tendere alla perfezione spirituale, il cosiddetto digiuno ascetico della tradizione cristiana.

Anche le forme di anoressia dei giorni nostri si esprimono attraverso il rifiuto di ogni forma di nutrimento e tendono ad una forma di perfezione contemporanea, stavolta fatta di corpi de-costruiti e iper-performanti.

C’è il rifiuto del cibo e c’è la tendenza ad “una” perfezione. Poi ci sono le caratteristiche dei tempi e c’è che durante il percorso di riabilitazione nutrizionale è fondamentale affrontare il discorso del peso del corpo.

Avete presente il ticchettio dei vecchi orologi da cucina? Quello che mentre voi siete concentrati sulla vostra vita, vi entra in testa e non vi abbandona piu? Vi potete anche impegnare a non sentirlo ma tic-tac è li e vi infastidisce, sempre. Diventa un pensiero invasivo che vi distrae da tutto il resto, proprio come il pensiero ossessivo del peso corporeo. E’ un disastro se aumenta, anche di soli 100 gr, perché vuol dire che abbiamo perso il controllo, è un problema se resta stabile (raramente) perché allora non stiamo facendo abbastanza, e se poi diminuisce allora potremmo fare ancora meglio di così.

Anoressia e Composizione corporea

Il grande lavoro di ricomposizione corporea che si fa nei disturbi alimentari caratterizzati da grave malnutrizione, laddove per malnutrizione non si intende solo un peso corporeo o un BMI (indice di massa corporea) basso ma uno stato di grave deplezione delle riserve proteico-energetiche, ha come focus, oltre ovviamente evitare che le complicanze si trasformino in danni permanenti, quello di spostare l’attenzione del soggetto che soffre del disturbo alimentare dal giudizio quantitativo basato sul peso, alla valutazione qualitativa della composizione corporea.

A questo proposito è di fondamentale importanza per il professionista dell’area nutrizionale l’utilizzo dell’esame bioimpedenziometrico che fornisce una accurata valutazione, qualitativa appunto, della composizione corporea, cioè ci dice dentro come stiamo. Spiegare in maniera appropriata i preziosi dati che questa metodica fornisce ci dà una grande mano nella comprensione della reale condizione di salute da parte del/la paziente e soprattutto ci permette di giustificare in maniera costruttiva le variazioni di peso repentine che spesso si verificano in condizioni di malnutrizione per difetto. Inoltre ci permette di apprezzare un miglioramento della composizione corporea anche a parità di peso (basso) rispettando i tempi più lunghi della psicoterapia, senza il rischio di fare danno e andare incontro a scompensi sia di natura biologica che psy.

L’analisi della composizione corporea permette agli specialisti dell’area nutrizionale di fare interventi mirati non solo e non sempre sull'aumento del peso, bensì orientati ad un miglioramento della composizione corporea (massa magra, acqua corporea, massa cellulare e tessuto adiposo).

Parametri metabolici utilizzati nella Bioimpedenziometria

Angolo di Fase: parametro che indica il livello di benessere metabolico del nostro organismo

Massa Magra: la massa che comprende la quota di tessuto cellulare e non, che è la parte del nostro organismo matobolicamente attiva 

Massa grassa: percentuale del tessuto adiposo

Acqua totale: che è la risultante dell'acqua intracellulare (idratazione) e acqua extracellulare (indice di benessere cellulare) 

Concludendo 

Avete mai provato a pensare che potreste avere lo stesso peso ma con composizione corporee totalmente diverse?

Ebbene sì, il numero sulla bilancia davvero inganna. In tutti i sensi!

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